Specificità dei contenuti del Piano Operativo di Sicurezza
L’allegato XV del Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro (Decreto Legislativo 81/2008) riporta i contenuti minimi che un Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) nei cantieri temporanei o mobili deve necessariamente includere.
Tale documento rappresenta una parte del contratto di appalto e deve essere seguito alla lettera dalle ditte esecutrici dei lavori. Secondo quanto disposto dalla normativa (salvo quanto previsto dall’articolo 100 del D.Lgs. 81/2008 riguardo l’esecuzione immediata di interventi urgenti per misure protettive) il datore di lavoro deve sottoporre il Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) e il Piano Operativo di Sicurezza (POS) agli RLS almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori.
Il POS in particolare, quale strumento di prevenzione, deve comprendere specifiche indicazioni in merito alle diverse attività da svolgere in cantiere in modo da facilitare il perseguimento degli obiettivi presenti nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).
Sulla base di tale criterio, una recente sentenza della Cassazione Penale (n. 28136 del 13 luglio 2012) ha dimostrato la responsabilità di un datore di lavoro che aveva predisposto un POS con informazioni eccessivamente generiche e, quindi, non conformi, omettendo di dichiarare il numero dei dipendenti presenti in cantiere e il modello dei macchinari utilizzati.